Fatturazione elettronica
E’ stato concluso lo sviluppo per la generazione delle fatture in formato elettronico.
Sia dalla fatturazione cantieri, sia dall’emissione documenti di vendita, si può generare la fattura in formato elettronico cliccando sull’icona XML presente sulla linea relativa al documento.
La fattura generata rispetta gli standard richiesti dalla Pubblica Amministrazione in vigore dal 06/06/2014. La procedura resta comunque a disposizione di tutti i clienti di Elatos per la generazione di fatture immediate, fatture differite, note di accredito verso qualsiasi cliente.
Per generare la fattura correttamente è necessario che venga precedentemente contabilizzata.
Affinché la fattura rispetti perfettamente gli standard della pubblica amministrazione, é necessario:
- Inserire nell’anagrafica del cliente il relativo codice univoco della pubblica amministrazione, che si può trovare alla pagina www.indicepa.gov.it
- Controllare che tutti i dati del cliente siano corretti e completi (N.B.: è richiesto che negli indirizzi sia indicato anche il numero civico)
- In configurazione/dati base i dati della propria azienda devono essere compilati come segue:
- Telefono: deve esserne indicato solo uno
- Email: deve esserne indicata solo una
- Indirizzo: deve essere completo di numero civico
- Cap: controllare che sia inserito correttamente
- Città: deve essere inserita nel formato corretto Città (Provincia) es.: Desenzano del Garda (BS)
- Codice Camera di Commercio: deve essere inserito nel formato corretto Provincia-Numero es.: BS-000001
- Forma giuridica: va selezionata la voce corretta
- Capitale sociale: nei casi di società di capitali (SpA, SApA, SRL), va indicato in formato numerico senza separatore delle migliaia
- Regime fiscale: va selezionata la voce corretta
- Causale della ritenuta secondo modello 770: va indicato, nel caso di utilizzo della forma della ritenuta
- Azienda in liquidazione: va selezionato nel caso di azienda in liquidazione.
Al momento della generazione della fattura, viene aperta una finestra in cui si può visualizzare la fattura in formato leggibile e in cui si possono controllare i dati prima di salvarla sul proprio computer.
Cliccando con il tasto destro sulla finestra in cui si visualizza la fattura o sul link “QUI” nella schermata di Elatos e selezionando “Salva file con nome” si può salvare il file xml della fattura elettronica.
Non rinominare le fatture. Il nome di ogni fattura deve essere "codice paese di chi invia"+"identificativo fiscale di chi invia"+"_"+"numero univoco generato automaticamente da Elatos"
Ogni fattura elettronica per la pubblica amministrazione deve essere firmata dal soggetto che emette la fattura tramite un certificato di firma qualificata.
Per dotarsi di un certificato di firma qualificata è necessario rivolgersi a uno dei certificatori presenti nell’ elenco dei certificatori autorizzati, pubblicato sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale: http://www.agid.gov.it/identita-digitali/firme-elettroniche/certificatori-attivi.
Noi consigliamo di acquisire un kit di firma digitale da uno dei certificatori autorizzati più comuni (ad esempio Aruba http://www.pec.it/carrello/seleziona-prodotti.aspx, oppure Poste Italiane http://postecert.poste.it/firmaokgold/index.shtml) e firmare le fatture elettroniche generate con Elatos utilizzando il token fornito.
Dopo che il file è stato firmato, va inviato alla pubblica amministrazione in una delle modalità indicate alla pagina http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/c-13.htm.
Tra le 5 indicate sul sito, le modalità consigliate da Elatos sono due. La prima consiste nell’inviare la fattura elettronica attraverso l’utilizzo di Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it, allegando la fattura elettronica precedentemente firmata al messaggio. La seconda modalità consigliata è inviare la fattura elettronica precedentemente firmata via web, utilizzando lo strumento https://sdi.fatturapa.it/SdI2FatturaPAWeb/login.jsp utilizzando le credenziali Entratel/Fisconline che si possono richiedere sul sito http://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/Registrati.jsp, oppure utilizzando una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) che si può richiedere sul sito http://www.progettocns.it/index.aspx?AspxAutoDetectCookieSupport=1. L'indirizzo di invio delle fatture elettroniche è unico poiché verranno smistate automaticamente attraverso il codice univoco che identifica l'ente, non sarà quindi necessario inviare la fattura elettronica all'indirizzo specifico dell'ente.Buona giornata e buon lavoro.
Aggiornamenti Gestione uffici dello stesso ente con diversi codici univoci:
Abbiamo riscontrato che esistono alcuni enti della PA che hanno assegnato diversi codici univoci ai loro uffici. Gli uffici in questione vanno considerati come due destinazioni diverse delle stesso cliente. Per questo abbiamo aggiunto il campo "Ufficio per invio fatturazione elettronica" nella maschera di creazione/modifica delle sedi di destinazione del cliente, in cui va inserito il codice univoco del relativo ufficio e la fatturaPA possa essere indirizzata con il corretto codice univoco destinatario.
Gestione di codici CUP e CIG:
Nel caso di fatture elettroniche per la pubblica amministrazione in cui viene richiesto il CUP (Codice Univoco di Progetto) o il CIG (Codice Identificativo di Gara) questi vanno aggiunti nella nuova schermata che si può aprire cliccando sul più a fianco del campo Vs.riferimento nella fase di modifica del documento di vendita. Secondo le indicazioni fornite dalla pubblica amministrazione, questo è un dato che va inserito non nei dati del documento, ma nei dati dell'ordine (o degli ordini) cliente di riferimento. Quindi va inserito nel documento dell'ordine (ORDCL) e non nella fattura immediata.
Commenti
Posta un commento